Focus – Jobs Act dei lavoratori autonomi, lavoro agile e AI e altro

E’ stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 135 del 13 giugno 2017 la Legge n. 81 del 22 maggio 2017, nota come Jobs Act dei lavoratori autonomi. La Legge, attesa da tempo, si compone di due Capi principali: il Capo I riguarda la tutela del lavoro autonomo, mentre il Capo II introduce il lavoro agile o “smart working”.

Le novità introdotte sono molteplici; nel Capo I vengono introdotte tutele per il lavoratore autonomo nelle transazioni commerciali; clausole e condotte abusive; novità sulle invenzioni del lavoratore; tutele previdenziali, come l’estensione dell’indennità di disoccupazione DIS-COLL per i co.co.co, congedo parentale, maternità, infortunio, malattia; disposizioni fiscali e sociali. Molto importante anche l’articolo 10 della Legge in esame, dove si dispone l’apertura di sportelli lavoro autonomo presso i Centri per l’impiego, anche stipulando convenzioni non onerose con gli ordini e i collegi professionali e associazioni. Lo sportello raccoglie le domande e le offerte di lavoro autonomo, fornisce le relative informazioni ai professionisti ed alle imprese che ne facciano richiesta, fornisce informazioni relative alle procedure per l’avvio di attività autonome e per le eventuali trasformazioni e per l’accesso a commesse ed appalti pubblici, nonché informazioni relative alle opportunità di credito e alle agevolazioni pubbliche nazionali e locali. I provvedimenti contenuti nel Capo I si applicano ai rapporti di lavoro autonomo di cui al titolo III del Libro Quinto del Codice Civile; ne sono esclusi gli imprenditori, ivi compresi i piccoli imprenditori di cui all’art. 2083.

 Il Capo II è invece dedicato al lavoro agile, il cui scopo normativo è di incrementare la competitività delle imprese ed agevolare la conciliazione dei tempi di vita e lavoro. Il lavoro agile o “smart working” rappresenta una nuova modalità di svolgimento del lavoro subordinato dove le caratteristiche principali sono il non avere vincoli; vincoli di orario e di luogo di lavoro. La prestazione lavorativa non viene quindi eseguita in una postazione fissa ma può avvenire in parte all’interno di locali aziendali e in parte all’esterno. Questa tipologia di lavoro era già stata introdotta nelle aziende italiane, ma solo tramite la Legge n. 81/2017 è stata disciplinata; lo “smart working” può rivelarsi un efficace strumento per aumentare le responsabilità del lavoratore verso gli obiettivi finali e, al tempo stesso, basandosi sulla fiducia, crea nuove sinergie nei rapporti tra datore di lavoro e dipendenti. Il Capo II disciplina la forma e il recesso del lavoro agile; il trattamento economico e la certificazione delle competenze del lavoratore; il potere di controllo e disciplinare; la sicurezza sul lavoro; l’assicurazione obbligatoria per gli infortuni sul lavoro.

La Legge è entrata in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale. Essendo stata pubblicata in G.U. il 13 giugno 2017, l’entrata in vigore è il 14 giugno 2017.   Vedi video sul futuro delle HR  vedi

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